Il tram a Libbiano… sogno o son desto?
Sogno o son desto?
Molte volte non sappiamo se l’immaginazione supera la realtà o viceversa.
Ma il tram a Libbiano… c’è stato oppure no?! La filastrocca che segue, descrive con minuzia di particolariil tram che sferragliava per le strade di Libbiano! Ma nessuno lo ricorda… non sono rimaste tracce della sua presenza… Come mai?
Forse leggendo con attenzione questa rara poesia, ritrovata chissà dove, ci può aiutare a capire meglio.
La poesia
Popolo mio, ti voglio raccontare
il fatto che mi accadde di sognare,
mi parve di rivare al Piazzale
dove la gente gode l’aria pura
e sentii due colpi di campane
scender da un auto a vettura,
io di volata mi voltai
e vidi il carrozzone del tranvai.
Ah, dissi dentro di me, che caso strano,
diceva bene il prete di Micciano
che col crescer della gioventù
si vedeva il tram elettrico quassù.
Io che feci? Armato di valigia
entrai nel tramme, fra quel pigia pigia.
Non avendo trovato posto ancora da sedere
venne un controllore e disse: ”Lei scende, signore?”
“Alle codette”, “Trenta centesimi perfavore”
io presi e sborsai le sei palanche in un momento
e la vettura si mise in movimento.
Partì dal Piazzalone con un gran tentennio di cristalli
mentre un corvaccio gridava: “Attenti ai calli!”.
Per mettersi le costole al sicuro
si pigiavano tutti addosso al muro.
Io che ero affacciato al finestrino
vidi la moglie del Poli pecoraia
poi vidi Sando
poi l’uscio di Primo
poi vidi la Mina tabaccaia;
verso casa del Nini si inoltrava il tramme,
rincorso da un gran branco di ragazzi
chiamati invano dalle loro mamme
così passò davanti alla Moratti.
Quando d’improvviso udì scosse di rabbia, urli e gnaulii,
guardai e c’era il Sarre con un gatto in mano
diceva il conducente: ”Bada qui che hai fatto
hai tagliato la coda al mi gatto”
e la Cammilla gridava: ”Oh poverina,
a me manno ammazzato la gallina!”.
Giunti alle Codette c’era un gran cartello:
SERVIZIO TRAMVIARIO POMARANCE-LIBBIANO-LARDERELLO
SAN TOMMASO-LA PISCINA-CERBAIOLA-L’AIA AL CERRO.
scritta da Anonimo, ricordata da Amerino Cerri
2 Commenti. Nuovo commento
Peccato non avere qualche fotografia!
Oh trulla!!! La poesia comincia così:
“Popolo mio, ti voglio raccontare
il fatto che mi accadde di sognare,
mi parve di …”