Il Ponte di Ferro sul torrente Cecina

È STATA ABBATTUTA UN’OPERA D’ARTE

I lavori del ponte iniziarono il 1º agosto del 1920 e furono terminati il 27 maggio del 1922. Il Ponte di Ferro sul torrente Cecina con tre campate, era realizzato in cemento armato e aveva una lunghezza di 94 metri. Ogni campata aveva una luce di 25,66 metri e il piano stradale era largo 5,50 metri.

Nella zona, il ponte è sempre stato conosciuto con il nome di “Ponte di Ferro“. Questo perché, pur essendo in cemento armato, aveva preso il posto del “Ponte di ferro sospeso“, un ponte in ferro sospeso su cavi realizzato nel 1834 dall’ingegnere Alessandro Manetti, su ordine di Francesco De Larderel, industriale che creò Larderello e la sua industria boracifera.

pier luigi nervi
Ing. Pier Luigi Nervi, progettista del "Ponte di Ferro".

Il “Ponte di Ferro” sul torrente Cecina fu progettato dall’ing. Pier Luigi Nervi; durante la Seconda Guerra Mondiale fu danneggiato riportando la distruzione della campata centrale, ma questo solamente dopo lunghi e ripetuti bombardamenti degli Alleati.

Nel 1973 il ponte fu messo in pensione realizzando al suo fianco un anonimo ponte a campata unica. Il “pensionamento” del ponte era dovuto a un cedimento non dell’ardita struttura delle campate, bensì di una testa di ponte, realizzata tra l’altro dopo fine della guerra.

Il “Ponte di Ferro” vede la sua fine il 18 aprile 2001, dopo che l’ANAS di Firenze ne aveva deciso la sua distruzione, spendendo circa 300 milioni delle vecchie lire. Per la demolizione del ponte, considerato pericolante, fu scelta la via dell’esplosivo. Furono realizzati 124 fornelli caricati con complessivi 150 kg di esplosivo. Alle ore 16,53 le cariche furono fatte brillare.

Una volta dissolta la nube di polvere e detriti, il ponte si presentò agli occhi degli spettatori con i pilastri completamente distrutti, ma con tutte e tre le campate pressoché integre, adagiate sul letto del fiume.
Furono quindi necessarie alcune settimane di assidui lavori con mezzi meccanici muniti di pesanti demolitori per ridurre “alla ragione” ciò che restava di una delle prime opere di un grande progettista.

Durante questi lavori, si scoprì anche che per realizzare l’armatura del cemento armato delle campate, era stato usato acciaio invece che comune ferro. Particolare, questo, che rendeva ancora più unica la struttura realizzata da Pier Luigi Nervi.

a cura di Claudio Fedeli

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