Il suo vero nome era Elisa ma tutti la conoscevano come Rina. Abitava nell’edificio che anticamente era la sede del Podestà: fa’ angolo fra la via del Castello e l’Erta che porta in Torre…
Da giovane era stata a servizio in case della medio/alta borghesia, distinguendosi sempre per la sua correttezza e onesta.
Le piaceva parlare, raccontare e sopratutto sorvegliare il paese; sopratutto di notte, approfittando della sua insonnia, era spesso dietro le tende delle piccole finestre per vedere se qualche losco individuo avesse a passare. Di loschi individui a Libbiano non ci sono mai stati, per cui si accontentava di controllare il raro andirivieni dei pochi abitanti.
Altra cosa era invece il periodo estivo quando molto villeggianti popolavano Libbiano; molti di loro, i più affezzionti, scansavano la calura del giorno e rimandavano i loro “divertimenti” al periodo notturno: che gioia per la Rina assistere a tutti questi lazi… ma nei giorni seguenti, dalla sua bocca non usciva niente!